Una vacanza
Bianca Tani, illibata professoressa liceale di matematica, ha compiuto da pochi giorni quarant’anni e sta per partire per la consueta vacanza di quindici giorni in una località termale. Dovrebbe essere facile: da anni stesso periodo, stessa cittadina, stessa pensione, niente di nuovo. Ma non è così. Come sempre, Bianca si trova a combattere con un’infinità di contraddizioni e paure che nascono da un passato doloroso e infestante. Sentimenti in lei così radicati che potrebbero, addirittura, porgerle l’alibi per rinunciare alla partenza. Partenza che si trasforma sempre più in una pericolosa deviazione da quella sua quotidianità collaudata che, insieme al lavoro, rappresenta il vero punto fermo della sua esistenza. Come sempre… Come ogni anno… Quest’anno, però, c’è qualcosa di insolito: si è accorciata i capelli, ha messo in valigia indumenti che non ha mai osato indossare; in più, si è resa conto che dentro di lei si sta facendo strada un’ansia strana, nuova, benigna, che lascia intravedere desideri di innovazione, cambiamento, libertà, speranza… Giovanna Visini, genovese di nascita e nel profondo dell’anima, con fatica trapiantata per amore in Toscana, vive da diversi anni assieme al marito nel Chianti, a pochi chilometri da Siena, in un casolare tra viti e ulivi. Due figli, cinque nipoti, una nuora e un genero amatissimi, una bella vita semplice e laboriosa, aperta ai giovani e ai loro problemi, Giovanna si sempre si è riservata spazi diurni e notturni per le sue due grandi passioni, la lettura e la scrittura. A sette anni scrisse la sua prima poesia, che il Preside della scuola fece incorniciare e appendere in direzione. A nove anni lesse un libricino dalla copertina curiosa, La metamorfosi, di Kafka. Fu una folgorazione. Da allora non ha più smesso.