La scandalosa tresca Storia di Sofia Pescatori
La scandalosa tresca se fosse un romanzo avrebbe molti numeri a suo favore: amore, passione, gelosia, vendetta, torbide macchinazioni, tragedia… Se fosse un saggio godrebbe di un’indiscussa autorevolezza, faticosamente conquistata attraverso un grandioso lavoro di ricerca, ricostruzioni e approfondimenti: una vera e propria caccia all’indizio talmente rocambolesca da offrire materiale per un volume a sé stante. Ma il libro di Gian Guido Zurli ed Edoardo Fregoso supera definizioni e categorie, posizionandosi in un genere che unisce il saggio al romanzo, superandoli entrambi. Il testo racconta una storia vera, quella di Sofia Pescatori, con grande scioltezza e fluidità, collocandola perfettamente nel suo contesto storico e arricchendola di particolari e dialoghi assolutamente realistici, che conferiscono alle pagine autenticità e vivacità. Il libro è impreziosito da foto di documenti originali e dalla ricostruzione in 3D del viso di Sofia, vero fiore all’occhiello per i due autori, se si considera che la vicenda si svolge a Parma intorno al 1840 e non esistevano ancora apparecchi in grado di scattare fotografie. Sofia ha un animo nero e non esiterà a compiere il peggiore dei gesti pur di vendicarsi e colpire la sua rivale in amore. La perfida donna sconterà la pena che metterà fine alla sua sconsiderata vita. Gian Guido Zurli, nato a Parma nel 1977, è regista e sceneggiatore. Si occupa soprattutto di montaggio video di contenuti per il web, video musicali e narrativi. Tra il 2014 e il 2017 ha realizzato una trilogia mystery-horror costituita dai film DOPPELGÄNGER, La Scatola Rossa – DOPPELGÄNGER Episodio 2 e Déjà-Vu: DOPPELGANGER Capitolo Finale; tutti distribuiti su Amazon Prime Video. Edoardo Fregoso, nato a Parma nel 1968 si è laureato in Giurisprudenza nell’Università della sua città. Abilitato avvocato, ha un Dottorato di Ricerca in Scienze Giuridiche, Storia del Diritto Medievale e Moderno, conseguito all’Università Statale di Milano. Attualmente svolge attività di ricerca presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro.