Epifanie entomologiche nella cultura italiana, numero monografico di "Filoloski pregled", XLVI 2019 1
In questo numero monografico di Filoloski pregled ci si propone di indagare la presenza e la metaforologia dell’insetto nella cultura e letteratura italiana anche in prospettiva comparatistica, prendendo in considerazione le seguenti linee di ricerca : rappresentazioni di insetti nella tradizione letteraria italiana: tematizzazioni didascaliche e allegorie entomologiche; trasformazioni diacroniche del motivo entomologico attraverso i secoli e i contesti ; intersezioni fra generi e discorsi letterari/artistici; simboli e stigmi legati all’immagine dell’insetto; riscritture del tema. Sporchi, brulicanti, orribili, ma anche aerei, armonici, ‘sapienti’, gli insetti sono presenze costanti, spesso problematiche e inquietanti, nel panorama letterario italiano. Agli antipodi dell’umano, gli insetti incarnano un grado zero dell’essere – l’esistenza irriflessa e senza pensiero, puro istinto di sopravvivenza –, pre-umano e pre-individuale. Il loro affollarsi nella pagina scritta individua, talvolta descrive in chiave allegorica le paure dell’uomo: la catastrofe improvvisa, il Male in sé, l’angoscia dell’omologazione, in senso biologico e politico. Le minime dimensioni suggeriscono la marginalità dell’insetto, che diventa figura delle zone più nascoste dell’io o di un soprannaturale perturbante sotto la liscia superficie del reale, la cui forza ermeneutica squarcia il velo di una realtà solo apparentemente pacifica. Su un altro versante troviamo la laboriosità e le mirabili architetture delle api, la leggerezza per definizione effimera della farfalla, la petulante saggezza del grillo, voce della coscienza nel Pinocchio di Collodi; a partire dai classici antichi fino agli scrittori contemporanei, passando per l’età dell’Umanesimo e del Rinascimento, nelle diverse declinazioni volta a volta didascaliche, eroicomiche e variamente allegoriche del tema entomologico, e per il Settecento dei Lumi l’uomo si rispecchia, a livello simbolico e morale, negli insetti ‘buoni’, respinge da sé il diverso, il mostruoso, il disgustoso che gli insetti ‘cattivi’ rappresentano. Infine lo stesso lavoro dello scrittore, minuzioso, pedante, ormai privo di ‘aura’ e di prestigio, finisce per somigliare a un’attività entomologica, sotterranea, che erode e smonta la sostanza del reale, pur rimanendone sempre ai margini. Il volume, a cura di Daniela Bombara, Ellen Patat, Stefania La Vaccara, ospita sedici contributi sul tema, preceduti da un'introduzione di Dusica Todorovic, e dalla prefazione di Eric. C. Brown