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Il Dipartimento di Scienze Umane e dell'Innovazione per il Territorio (DiSUIT) è il settimo dipartimento dell'Università degli Studi dell'Insubria ed è nato ufficialmente nel gennaio 2019. Questo volume rappresenta il secondo numero di una serie di pubblicazioni biennali, inaugurata nel 2021 e destinata ad illustrare, al pubblico più ampio, le ricerche in corso o già concluse di docenti, ricercatori, dottorandi attivi all'interno del Dipartimento. I testi riuniti mirano a un dialogo interdisciplinare tra sapere umanistico e scientifico, allo scopo di valorizzare e studiare il territorio nella sua complessità storica, culturale e ambientale.

In this original, wide-ranging, and endlessly thought-provoking work of popular nonfiction, a leading science writer uncovers the pervasive presence of shadows in our world. For Plato, shadows were the symbol of our limitations. For Galileo, they knocked the Earth from the center of the cosmos. They are a source of fear and a symbol of ignorance, and they loom large in art and design, mythology and folklore, physics and metaphysics, and architecture and urban planning. From shadows puppets and the psychology of shadows to the role of shadows in astronomy and the influence of shadows on the architectural profiles of our cities, Roberto Casati awakens our fascination in this tour-de-force of investigation and imagination.

Le livre papier est-il mort ? Non. Si le livre papier risque de devenir commercialement obsolète, cela ne signifie pas qu'il soit obsolète cognitivement. N'en déplaise aux colonialistes numériques, les nouveaux formats n'ont pas ouvert de nouveaux horizons de lecture ; au contraire, cette lecture a été volée. Dans cet essai percutant, Roberto Casati montre comment choisir utilement entre des parcours qui capturent l'attention et d'autres qui la protègent. C'est pourquoi l'introduction du numérique à l'école doit se faire prudemment et toujours être soumise à des évaluations rigoureuses. L'école et les enseignants qui en sont la sève n'ont aucune raison de se laisser intimider par la normativité automatique qu'imposent les technologies nouvelles : le « maître électronique » est un mythe. L'école, au contraire, est un espace protégé dans lequel le zapping est exclu. Accéder à l'information, ce n'est pas lire ; lire, ce n'est pas encore comprendre; et comprendre, n'est pas encore apprendre. Il nous faut inventer les moyens de résister à la culture de l'impatience.

Un libro fondamentale per capire che il libro di carta non è affatto morto, ma piuttosto che la lettura ci è stata rubata. Giuseppe Culicchia, "La Stampa" Roberto Casati non è affatto contro le tecnologie digitali. Piuttosto, è per una resistenza della scuola alle nuove tecnologie distraenti: una scuola che faccia valere l'immenso vantaggio, anche grazie alle sue inerzie, di essere uno spazio protetto in cui lo zapping è vietato per definizione. E che riesca così a incubare il vero cambiamento, cioè lo sviluppo morale e intellettuale delle persone. Paolo Di Stefano, "Corriere della Sera" Più che un attacco al libro elettronico il saggio di Casati è una accorata difesa della scuola e della lettura dei libri, dei tempi lenti, di uno spazio protetto dalla continua distrazione che ci consegna l'incessante innovazione tecnologica. Al contrario del tablet, il libro di carta è insostituibile dal punto di vista cognitivo, perché protegge la nostra risorsa mentale più preziosa: l'attenzione. Robert Castrucci, "il manifesto" Una riflessione sull'uso delle nuove tecnologie di provocatoria intelligenza. Matteo Di Gesù, "Il Sole 24 Ore"