Nuotarci Dentro

Se volessimo usare un’immagine metaforica per descrivere la poesia di Gloria Baldazzi forse la più appropriata è quella del funambolo. Proprio come un equilibrista che cammina dritto su una fune tesa nel vuoto, reggendosi su una lunga asta per equilibrare il proprio peso, così la sua poesia resta sospesa tra due forze che si esercitano su di lei. Da un lato c’è il pericolo incombente del vuoto, metafora della morte, che permane lungo tutto il cammino della vita, ossia il filo sul quale poggiano i piedi del funambolo. Dall’altro lato, invece, c’è l’asta alla quale ci si aggrappa per non cadere e restare in equilibrio e che, sempre nella metafora, rappresenta l’amore.

(dalla Prefazione)

Gloria Baldazzi nasce a Roma nel 1950 nel quartiere Parioli. Inizia a scrivere poesie da giovanissima. Nel corso degli anni l’intenso impegno lavorativo le consente di dedicarsi sporadicamente alla passione che le brucia dentro, ma non l’abbandona mai, scrivendo poesie basate sull’analisi delle emozioni relative sia al lontano passato dell’adolescenza che alle forti contraddizioni legate all’attuale vita sociale ed alla salvaguardia dell’ecosistema in grave pericolo. Pubblica raccolte di poesie e racconti e partecipa a numerosi premi e concorsi di poesia.
Tra le sue pubblicazioni: Cuori di Stoffa - Libro di Poesie – 2007; Caffè con Grappa” - Libro di Poesie – 2010. Prima classificata nei seguenti Premi di Poesia: Piombino – Premio Nazionale di Poesia “Maribruna Toni” – 2009; Piombino – Premio Nazionale di Poesia “Falesia” – 2010; Roma – Campidoglio – Concorso di Poesia “John Keats” – 2011. Matura in lei anche la voglia di dipingere: nella pittura, diversamente dalla poesia, pur tuttavia in modo complementare, tende a travalicare i confini del reale, della figura e del simbolo. Tra astrattismo e sperimentazione materica.