Il vero Silvestri

By Mario Soldati

Il vero Silvestri
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Apparso nel 1957, Il vero Silvestri mette al centro della scena un personaggio assente, Gustavo Silvestri, la cui vita e personalità vengono ricostruite dagli altri due protagonisti, l'avvocato Peyrani e Aurora Almagià. I due si incontrano casualmente nel borgo alpino di Montgenèvre, e iniziano a rievocare il comune amico, morto alcuni anni prima. Ricordandolo con accento affettuoso e commosso, l'avvocato ne parla come di un uomo che pareva incarnare i valori dell'umiltà, della mitezza: un essere ingenuo, idealista, profondamente buono, da subito innamoratosi di Aurora. La donna ne offre invece un ritratto diametralmente opposto: un essere viscido, cinico e calcolatore. Chi era, dunque, il "vero" Silvestri? Costruito con un impianto saldo, da letteratura ottocentesca, il romanzo è al tempo stesso percorso da una mobile e inquieta trama di progressivi disvelamenti, false piste, ipotesi inverificabili, che declina il tema tipicamente novecentesco dell'identità, dello sdoppiamento, dell'approdo impossibile all'oggettività.

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