Roberto Gianani
Chi arriva a Roma pensa al Colosseo, al soffio del
ponentino che corre tra i tavolini di Via Veneto, alla
Dolce Vita del grande Fellini, all’abbraccio con il Papa in
Piazza San Pietro.
Ma Roma è anche l’acqua di 2500 fontane. Lo scorrere di
una trasparenza che incanta lo sguardo e lo porta
lontano, il brillio di mille schizzi d’argento, lo scintillare
di gocce che diventano perle e volano libere per la città.
Una città poggiata sul Tevere con intorno la luce di
fontane che si accendono come fuochi d’artificio ad
illuminare una strada, una piazza, un cortile. Acqua come
vita e come architettura, la bocca di un bambino sotto
una fontanella in via Ripetta e la mano di uno scultore a
disegnare la Barcaccia di Piazza di Spagna.In Via Giulia,
un abbeveratoio rallegra Nerina, la cavalla di un vecchio
vetturino.